Terezin, il lager dei bambini, è diventato una testimonianza perpendicolare, una stalagmite in bronzo che ammonisce.
Guardo la forma dello stillicidio. Una goccia per bambino. Un pilastro di lacrime.
<… li hanno uccisi perché diversi… quindicimila… sterminati…>
Una piazza di parole.
<… e per loro un segno che si stagli a memoria…>
Un monumento eretto, un solido pensiero a quindicimila bambini morti.
Morti per la diversità.
<… non dimentichiamo… ricordiamo… >
Ma nel ricordo ricordiamo che erano diversi.
Penso a monumenti orizzontali. A parole che ricordino: lo sai, siamo tutti uguali.
… monumenti orizzontali, si…perchè siamo tutti uguali. Nessuno si erga al di sopra.
Complimenti…è molto significativa.
Buonanotte
.marta
grazie Marta, buona notte!
Sì. Temo però che se l’idea prendesse piede, in Italia sorgerebbero molti monumenti obliqui.
Eh, siamo un po’ sghembi noi italiani, ma possiamo migliorare. Infondo la torre di Pisa ha il suo fascino.
Inviato da iPhone
L’ha ribloggato su di questi tempi.
Niente altro-Bravissima!